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Capodanno a Siquijor

Siquijor è una piccola isola delle Filippine, situata nella parte meridionale della regione del Visayas Centrale. Siamo sbarcati a tarda sera, nel clou della stagione turistica, e abbiamo dovuto accontentarci di un alloggio di fortuna. Il giorno dopo dunque andiamo alla ricerca di una accommodation più amena e vicina al mare. Il primo resort è situato sulla spiaggia e dotato di un ottimo rapporto qualità-prezzo, peccato che i vicini sono dei tagliatori di alberi di cocco, nemmeno troppo esperti con la motosega. Raggiunta la località di San Juan, sulla spiaggia incontriamo nell'ordine: un filippino con cittadinanza americana accompagnato da maiali e fidanzata, che ci propone di prendere in affitto una palafitta a due metri dal mare circondata da numerosi galli (opzione a elevato livello di rischio); una signora filippina, sposata con un tedesco, che ha a disposizione una stanza su un albero; un australiano vagamente somigliante a Topolino che ha terminato le camere ma che ci affitta uno scooter. A questo punto, provvisti di un mezzo privato, schivando i cadaveri di rane morte sulla strada, raggiungiamo un resort sulla spiaggia in cui ci sistemano in un enorme cottage a due piani, molto elegante.
Siamo invitati al buffet di Capodanno previsto per le otto; in effetti due giovani stanno arrostendo due maialini da latte allo spiedo lì fuori, e questa attività proseguirà per le due ore successive sotto una pioggia incessante, da cui si riparano con delle foglie di banano grandi come vassoi. Il buffet è molto appetitoso, se togliamo il misto di interiora di maiale piccante e il tipico piatto natalizio di pasta scotta condita con maionese e ananas. Gli invitati sono i numerosi parenti della moglie del boss (un giovane europeo occhialuto sempre sorridente) e Sudoku, il nostro vicino di cottage, un bianco sui settant'anni (inseparabile dal suo zainetto), la cui unica occupazione quotidiana era risolvere appassionanti rompicapo sul suo giornaletto. Gli altri due cottage sono occupati da coppie mercenarie euro-filippine, che non partecipano al buffet. A mezzanotte, quando i parenti maschi sono palesemente ubriachi, inizia la gara di botti e fuochi d'artificio sulla spiaggia: uscendo in strada la tentazione è di mettersi a strisciare sui gomiti, in quanto le esplosioni e il fumo, uniti alla vegetazione tropicale, hanno creato un molto verosimile effetto "Apocalypse Now".
Il primo dell'anno, esplorando l'isola in moto, constato che i filippini festeggiano giocando a basket (sport nazionale nonostante l'altezza media sia di un metro e 50), o partecipando ai combattimenti di galli, che è uno dei loro passatempi preferiti, e infatti in tanti portano in braccio la loro amata bestiola, lucida e ben alimentata con mangimi energizzanti. Attraversata l'isola da ovest a est, sbuchiamo sulla bella spiaggia di Salagdoong, frequentata da filippini che bevono birra, fanno pic-nic, lanciano sassi nel mare, e mi guardano: scopro infatti che le donne filippine fanno il bagno completamente vestite, e anzi la maggioranza non lo fa proprio il bagno.
L'aperitivo lo prendiamo da un tedesco, anche lui sposato con una filippina (anche perché non si possono aprire attività commerciali senza un socio indigeno). Il tedesco è un mastodontico uomo alto più di due metri che fa una certa impressione perché mezzo polpaccio gli è stato mangiato da uno squalo, quando viveva in Australia. Per la cena invece torniamo dall'australiano John, sperando che non si accorga che il casco ci è rotolato giù dalla moto e si è tutto scheggiato. Qui i nostri commensali sono un italiano sosia di Alvaro Vitali in compagnia di una signorina filippina molto annoiata, e una coppia alternativa in cui lei è europea e lui filippino. Mentre attendiamo che ci griglino il pesce, assistiamo al video-karaoke, che è un'altra attività molto amata nel Paese: le canzoni prescelte sono sempre molto passionali, i video che le accompagnano invece come tematiche prediligono paesaggi marini pieni di palme e tramonti, donne seminude e appassionanti partite di basket.

Racconto di viaggio "APPUNTI PILIPINI. Esplorazione della Visayas centrale

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