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Cicatrici significative

Durante la nostra visita conoscitiva presso i villaggi dei Somba, nella regione dell'Atakora, dopo aver visitato due diverse famiglie che abitano nelle caratteristiche abitazioni fortificate simili a castelli di sabbia, siamo andati a conoscere un'esperta scarificatrice con tanto di riconoscimento statale, grazie al quale è l'unica nella zona ad avere avuto l'allaccio all'energia elettrica. Come avevo verificato già dall'arrivo a Lomè, la scarificazione è largamente praticata da queste parti. Le cicatrici sulla pelle sono di diversa foggia (qui ad esempio sono molto sottili e numerosissime) e in genere servono a comunicare quali sono le proprie origini. Quelle sul volto di solito vengono fatte da bambini, mentre alcuni se le fanno realizzare su ventre e schiena, come prova di coraggio, al tempo dell'iniziazione all'età adulta. Il giovane che ci faceva da guida si è offerto volontario: si è sdraiato per terra, un'anziana donna gli si è seduta a cavalcioni affinché non si divincolasse, mentre l'altra ha tirato fuori un coltellino da una custodia di pelle e ha cominciato a far finta di incidergli le guance.
Questi popoli praticano inoltre la circoncisione ─ come si vede direttamente osservando i bambini nudi ─ e credo anche, in taluni casi, l'escissione femminile, anche se dovrebbe essere vietato (e comunque su questo tema glissano elegantemente).
Il giorno dopo eravamo fuori dalle mura del palazzo reale di Djougou, in attesa che il re Issifou Kpetoni Koda VI ci ricevesse per un'udienza. Mentre in un anfratto un uomo scuoiava una capra, una donna stava lavando il suo neonato con una sostanza oleosa; a un certo punto l'ha preso in braccio, si è avvicinata a noi e ce lo ha mostrato: il viso e l'addome erano rigati da lunghi tagli rosso vivo ancora aperti. Ci hanno detto che si tratta di una delle nipotine del re; guardando bene, infatti, si capiva che era una bambina: su ogni guancia aveva quattro tagli, come tutte le femmine, mentre ai maschi spettano tre cicatrici soltanto. Anche se agli occidentali sembra una barbarie, secondo l'opinione di molti africani non c'è niente di sbagliato nel sottoporre un bambino appena nato a una scarificazione, anzi, tale pratica serve a prepararlo da subito alla vita, informandolo che non sarà per niente facile. “D'altra parte voi chiedete un parere a un bambino prima di battezzarlo o di vaccinarlo?”

Racconto di viaggio "PICCOLI ANTROPOLOGI CRESCONO. Viaggio on the road in Togo e Benin" 

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