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Yemen: Arabia felix

Gli yemeniti odierni sono proprio un popolo singolare, composto da uomini con il pareo (o al massimo con la camicia da notte), un pugnale legato in vita e una guancia smisurata, e donne di cui si vedono — a volte — solo gli occhi, ritagliati in un panno nero. Gli yemeniti sorridono e stanno. Stanno accucciati e masticano il qat. Guidano e masticano il qat. Fumano e masticano il qat. Bevono il tè e masticano il qat. Dovunque vai essi stanno. Al sole. Coi denti storti sorridono. E introducono continuamente foglioline nella guancia deformata. Stanno dal barbiere e tu li guardi dalla strada e a un certo punto il barbiere si gira e sorride. E anche lui ha la guancia gigantesca. Stanno seduti per terra e mangiano con le mani intingendo il pane in una misteriosa ciotolina.
Se fanno i dentisti espongono una gigantesca insegna a forma di dente. Se commerciano alle volte se ne stanno rattrappiti dentro dei bugigattoli minuscoli insieme alla loro merce e alla loro guancia. Se fanno gli artigiani li vedi lavorare nello stesso angusto scatolone dove vendono i loro prodotti. Se stanno a stare, a volte hanno un mitra a tracolla. Alcuni ballano danze monotone accompagnate da cadenzate percussioni, agitando il pugnale nella mano. Se è venerdì disertano le strade e seguono il muezzin la cui voce riecheggia per le strade. Quelli che preparano il pane prendono una palla di acqua e farina, la schiacciano a forma di pizza, la bucherellano con la forchetta e poi la appiccicano sulle pareti di un pozzo di pietra rovente.
Gli yemeniti spesso mangiano la polvere. Fanno incidenti e, raramente, precipitano nelle scarpate. Se il radiatore si surriscalda lo ricoprono con una pelliccia sintetica inzuppata di acqua. Amano l'Italia e non sopportano gli Stati Uniti. Se ti accompagnano in spiaggia giocano con la sabbia e si schizzano a vicenda, ridendo. I bimbi ti baciano e ti chiedono una penna. Le femminucce ti sistemano meglio il foulard intorno al viso e ti dicono 'jamila' così dai loro una caramella. Le donne ti sorridono sotto il velo nero se lo indossi anche tu (non si capisce bene se anche loro hanno la guancia ipertrofica).
Gli yemeniti vivono in un paese pieno di luce e ombre ben definite, che disegnano figure geometriche sui pavimenti di pietra bianca. Producono vetrate tutte colorate e bruciano incensi profumatissimi. E costruiscono le case ma poi si stancano e le lasciano a metà.

Racconto di viaggio "IL FIORE DELLE MILLE E UNA NOTTE. Nella favola dello Yemen" 

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