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Due massaggiatori gemelli in Kurdistan
In questo storico hamam di Mardin, che risale all'epoca romana, a quanto pare dopo le 5 di pomeriggio l’utenza è mista. E infatti siamo le uniche donne nel locale, compresi lavoranti, massaggiatori e clienti. Nonostante quello che possa pensare la prestigiosa rivista americana “Forbes”, che ritiene la Turchia un paese pericoloso per le donne che viaggiano sole (alle quali consiglia di frequentare gli hamam soltanto durante l’orario a loro dedicato), nulla in questa esperienza ci fa sentire fuori posto. I due massaggiatori gemelli conducono in modo più che professionale lo scrub e il massaggio, che sono al contempo vigorosi e delicati. E anche gli altri avventori ci guardano con estrema naturalezza. Il relax finale avviene nell’antichissima sala centrale dove veniamo avvolte in un accappatoio e invitate a sdraiarci sui divanetti a bere un portocal (spremuta d’arancia), mentre tutti intorno fumano e guardano la televisione. Terminato “Survivor”, l’isola dei famosi turca, inizia il telegiornale, dove il Grande Presidente a quanto pare inveisce contro Macron per aver solidarizzato con il YPG.
Prima di andar via, l’inserviente ci tiene a condurci sulla terrazza, da cui si vede un panorama mozzafiato sull’ormai nota pianura della Mesopotamia. Anche lui si sente in dovere di affermare che qui musulmani, cristiani, yazidi ecc. vivono tutti in armonia. “Là è la Siria” aggiunge, dicendo in realtà "Suriye" e indicando col dito un punto lontano. Il nuovissimo muro realizzato per proteggere tutto il confine meridionale della Turchia da qui non si vede.
Di notte Mardin è di una bellezza commovente. Tutto è diventato giallo: i minareti, le vie strette, i palazzi antichi, l'antico castello che domina la città vecchia di questa Matera turca.
Racconto di viaggio "PIDE E TULIPANI. Primavera in Anatolia orientale"