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Il re di Djougou

Entrati nel comprensorio del palazzo, ci togliamo le scarpe e, superate delle tombe e delle pantere dipinte sui muri, veniamo introdotti in una specie di terrazzo con le pareti dipinte di azzurro e verde. Una sedia a sdraio, imbottita ma ben poco regale, sarà presto occupata dal re in persona; noi intanto siamo invitati a sederci sulle stuoie. L'autista, Rafiu, è talmente emozionato che non capisce più niente: appena entra il sire, si inginocchia davanti a lui balbettando.
Kpétoni Koda indossa una sobria palandrana a righe verticali e un cappellino coordinato, l'espressione dietro gli occhiali è seria ma non altera; gli altri dignitari di corte si accosciano accanto a lui. Gli poniamo una serie di domande in francese e scopriamo quindi che ha numerose mogli e un numero spropositato di figli e nipoti, che si occupa di casi di giustizia di lieve entità mentre per i più gravi si ricorre alla polizia, che i re si succedono nella carica con una rotazione fra tre diverse famiglie, che i problemi più seri della regione sono la disoccupazione e l'analfabetismo, soprattutto femminile (per questo le scuole superiori sono gratuite per le ragazze). Il re inoltre ha l'ultima parola per confermare la nomina dell'imam (l'Islam è la religione praticata dalla famiglia reale e dalla maggioranza degli abitanti), incontra spesso le più alte cariche del Paese, compreso il Presidente, e presenzia alle cerimonie e manifestazioni ufficiali.
Proprio l'altro ieri, ad esempio, ha partecipato qui a Djougou alla ventiduesima edizione della tradizionale festa della Gaani, dove ha incontrato il Presidente del Consiglio del Benin. Tra l'altro l'elicottero che trasportava alcuni pezzi grossi del governo, mentre atterrava allo stadio municipale, si è fracassato al suolo; per fortuna tutti i passeggeri sono rimasti illesi, compreso il primo ministro, il quale appena giunto nel luogo delle celebrazioni ha ringraziato le anime dei suoi antenati per questo miracolo.

Racconto di viaggio completo "PICCOLI ANTROPOLOGI CRESCONO. Viaggio on the road in Togo e Benin" 

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