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La "parenté à plaisanterie"

La Petite côte è il tratto di costa a sud di Dakar caratterizzato da clima piacevole, spiagge riparate dalle correnti e mare adatto alla balneazione. Qui entro in contatto con i Sérèr, la terza etnia dominante del paese, con cui concludo il tour dei principali popoli senegalesi e gambiani: i maggioritari Wolof, i pastori Peul, i Bassari e i Bedick di Kedougou, i Jola della Casamance, i Mandinka, presenti soprattutto in Gambia e dintorni.
Questo mosaico etnico non è ovviamente una prerogativa del Senegal ma si ritrova in quasi tutti i paesi africani. Durante il colonialismo i paesi europei hanno mantenuto e in certi casi alimentato queste divisioni per un loro tornaconto, forzando diversi popoli in un unico stato, creando mostruosità come il Gambia incastonato dentro al Senegal e spesso accendendo la miccia per molte guerre a venire. In Europa invece, anche grazie al principio dell’autodeterminazione dei popoli, etnia e nazione in linea di massima coincidono.
In un periodo in cui nella vecchia Europa l’identità culturale e persino etnica è diventata un valore da difendere a spada tratta, paradossalmente è proprio in questa parte dell’Africa che si può apprendere una nuova modalità per relazionarsi in maniera pacifica e conciliante, mettendo da parte la prevaricazione e l’aggressività così diffuse. Si tratta del cosiddetto "cousinage à plaisanterie", una relazione tra due persone nella quale uno è autorizzato a stuzzicare o prendere in giro l'altro, il quale da parte sua non se la deve prendere. La “parentela scherzosa” infatti prende la forma di un gioco tra due persone di comunità diverse, che simbolicamente rappresentano due cugini della stessa famiglia: in questo tipo di dialogo giocoso ognuno porta come argomento una qualsiasi caratteristica che differenzia la propria comunità o gruppo socio-economico da quello dell’interlocutore; le due persone sembra che stiano litigando o addirittura si stiano insultando, ma in realtà non hanno alcun risentimento e anzi alla fine si fanno una grossa risata oppure si abbracciano. Questa relazione è spesso il risultato di un patto ancestrale che vieta i conflitti tra le comunità in questione, ed è praticata in situazioni quotidiane oppure in occasioni speciali come feste e cerimonie; essa promuove la coesione e la stabilità delle famiglie, i gruppi etnici e le comunità, tanto che l'UNESCO nel 2014 ha decretato che questa pratica soddisfi i criteri per l'iscrizione nella Lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità.

Racconto di viaggio "CUGINI PER SCHERZO. Macinando chilometri tra Senegal e Gambia" 

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